E’ domenica mattina, e piove a dirotto con tuoni e fulmini che inquietano la città ancora mezza addormentata che si risveglia con un tumulto proveniente da una notte ventosa e un po’ agitata non solo dal sabato sera di estasiante entusiasmo brulicante di vita fatto di ristoranti, cornetti caldi, discoteche, pub, sesso, amore, risse e incidenti, ma anche una notte fatta di riposo con la persona con cui si vive da una vita, di giocate a carte con gli amici fino l’alba, di chiacchiere, di concerti, di cinema e di teatri, di buffoni, di famiglie rilassate.
Si sveglia dal torpore Carlo non ha neanche fatto troppo tardi sabato notte, perché oggi per lui è un giorno importante e speciale, ha un appuntamento molto importante alle 4 del pomeriggio…..
Squilla già il telefono a Carlo, è Giuliano:
< Buon giorno don giovanni!!!!>
< Si buongiorno rompicoglioni, già a quest’ora mi chiami ti sopporto tutti i giorni e pure la domenica mattina mi telefoni oltrettutto quando mi son appena svegliato!>
< Eeeeeee dai suuuuu io e Chiara volevamo vederti dopo che ti vedi con la tua bella sgnacchera, cosi ci racconti come è andata>
<mmmmmh beh dai se lo ha chiesto Chiara che è LEI sempre quella curiosa… e tu ovviamente sei sempre uno che non vuol saper mai i fatti degli altri… >
< sbaglio o sento un velo di ironia?>
< uuuu ma che ti senti colpito da un VELO di ironia? >
< nah a me essere colpito dai veli delle belle ragazze che me li lancian contro spogliandosi>
< hahah lo vedi! Sempre a far ironia sui veli stai! Se ti sentisse la povera chiara!>
< ma no tranquillo non mi sente Chiara è di la a preparare la colazion…. – si sente in sottofondo la voce di chiara un bel po’ altina- AAAAAH NON TI HO SENTITO EEE’ a chi è che levi i veli tu? – ahiaaa Chiaraaa non mi tirare le orecchieeeeee aaaah … sbat bonf emh Carlo ci sentiamo per l’ora di pranzooo se sarò ancora vivo ciao!!!>
< ciao!>
Un altro tuono, un altro lampo e Carlo si abbandona di nuovo al sonno….
Squilla ancora il telefonino, sono ormai le 13 e 30 e Carlo sobbalza allo squillo…
<P-pronto? Chi è e che ora è?>
<ahahahaha ti sei riaddormentato, che speravi che veniva a svegliarti lei con un bacio?>
<Dai scemo, non posso svegliarmi e ogni volta sentire le tue stronzate no? IIIIIIhhhhh ma è luna e mezza!!!???>
<Eh tu che dici? Senti dopo che hai fatto li dalla tua principessa… ti veniamo a prendere ok? Facci uno squillo per dirci dove sei..>
<ok fratello a dopo ciao io scappo che son in ritardoooo!! Ciao!!>
<Ciao bismark!>.
Scatta subito in piedi e si fionda in bagno, ne esce 3 minuti dopo e va a pranzare, fortunatamente oggi non c’è nessuno in casa sono tutti a pranzo dalla zia Rosina e torneranno almeno dopo le 6,
fa un pranzo veloce e va in bagno, comincia a radersi con molta cura, una cura che non aveva mai usato, poi si fionda in doccia, ne esce dopo 10 minuti abbondanti comincia ad asciugarsi i capelli col phono.
Esce dal bagno e sceglie con molta cura gli abiti da indossare sicuramente quei jeans blu che ha e una camicia verde scuro, un maglioncino bordeaux e scarpe nere a strisce bianche.
Esce di corsa di casa, chiude la porta e scende per le scale, non gli va di aspettare l’ascensore per quanto è teso, si chiude alle spalle il portone e fortunatamente non piove, solamente qualche nuvolaccia nera che copre il sole ma niente pioggia.
Si avvia al luogo dell’appuntamento al bar vicino a dove lavora……
Le 15 e 30 in punto Angelica è in ritardo di mezz’ora, e Carlo sconsolato l’aspetta, i suoi pensieri non son di certo allegri, arrivando a pensare che gli ha dato buca e l’ha preso soltanto in giro, nel mentre gira l’angolo Angelica, in quel caso mai quel nome fu piu azzeccato pensò Carlo
<Ciao Carlo!>
<Eh… si ciaoo Angelica… come va?>
<io tutto a posto e tu?> con un sorriso da fargli perdere il fiato, < io adesso tutto bene….>
<Perché adesso? Prima no?>
<beh cioè,.. anche prima ma anche adesso… va beh dai andiamo?>
<hihihi!.. ok dai andiamo >
<andiamo…> quasi sommessamente…
<Si… ma dove andiamo?> riprese Angelica
<E’ una sorpresa!!!> in realtà neanche lui sa dove andare!
<una sorpresa? Gia cominciamo con i misteri!!!!>
<Perché non ti piacciono i misteri?>
<dipende… da che tipo di misteri, basta che non mi porti in luoghi buii e pericolosi, chi me lo dice che non sei un serial killer?>
< perché io ho la faccia da serial killer?>
<effettivamente hai la faccia da serial paggetto!>
<cos… ma!!! Io sembrerei un paggetto?>
< ma si hai la faccia da bravo ragazzo… infatti secondo me tu devi essere il classico tipo che piace alle mamme hahahah….>
< or come ora non mi interesserebbe piacere alle mamme…>
< ah no? E a chi vorresti piacere?> rispose Angelica con uno sguardo profondo e denso di interrogatorio
< a un angelo….>
< ma gli angeli stanno in cielo…>
< io invece penso che ce ne siano anche sulla terra>
< umh…. Interessante … dov..> la interrompe bruscamente Carlo <Dai corriamo che se no perdiamo l’autobus!!!> E cosi salgono sul bus che li porterà alla fermata della metro per arrivare al centro.
< hai visto? Facciamo una bella passeggiata in centro!!! > disse Carlo
<speriamo che non piova!!!!>
< dai non essere negativa.. oh ca.. eh noooooo!!!>
< che è successo?> con sguardo preoccupato Angelica
< ho lasciato l’ombrello sulla metro!!!!> dandosi una manata sulla faccia
< hihihih! Che rincoglionito!>
< eh dici bene!!! >
Poi ripensandoci su Carlo: < ma come rincoglionito? !!!!!>
<hihihi!!! Ma che te la prendi? >
<ma no io di solito non me la prendo mai….>
<Di solito è….>
E ancora a parlare, parlare, parlare ridere e scherzare mentre passeggiano sotto al colosseo, poi per le vie del centro quando li coglie la pioggia… < nooooooo!!!!! E io ho pure dimenticato l’ombrello sul treno!!!>
<hihihi dai tranquillo ce l’ho io!> se ne esce chiara tirando fuori un ombrello dalla borsa
< dai dividiamolo cosi non ti bagni completamente…> riprese Angelica
< ma no dai non voglio che ti bagni per colpa mia! >
< ma mica mi bagno… mi bagno per metà!!>
Stupido!!! Vuoi metterti sotto quell’ombrello!! Stava pensando Carlo
< mh…. Va bene dai, ma lo porto io!>
< ok!!! Con un sorriso da lasciarlo senza fiato rispose Angelica.
Ancora a passeggiare sotto la pioggia sotto lo stesso ombrello, abbastanza stretti da avere i capelli di Angelica quasi sulla guancia e sentire tutto il suo profumo, eh si e quel profumo gli faceva proprio battere il cuore, come fosse una batteria di una band hard rock, così inebriante da farlo volare con la testa da renderlo finalmente felice.
< EHI! Mi ascolti? O stai dormendo?!> lo risveglio da quei pensieri Angelica
<oh si beh stavo solo voland… cioè si ero un po assorto…>
<assorto da cosa?>
<da t.. ehm cioè ero assorto in pensieri…>
<sai che sei un po strano? Ma mi sto divertendo molto con te!>
< anchio!!!> Rispose Carlo con un sorriso smagliante.
E poi preserò la metro per tornare indietro.
Ormai aveva smesso di piovere e si era anche fatto buio, parlavano ancora e lui la accompagna fino al portone di casa di Agelica:
<Allora ciao, Carlo…>
<Ciao Angelica…>
< ci sentiamo presto no? > chiese Angelica
<si si certo!!!> sorridendo Carlo, e Angelica ricambiò il sorriso,< allora ciao….. buona serata e grazie della bella giornata> le disse Carlo
< Ciao a presto!> un fantastico sorriso, un abbracci etto e due rapidi baci sualla guancia a Carlo e Angelica sparisce cosi per le scale…..