Vagamente Vagabondi

Un vagabondo vento vagamente gelido sfiora i visi

accarezza le foglie che vorreber farsi gialle ma non possono.

l’autunno è giunto sul calendario ma non per la natura,

un clima ormai sfasato e senza più cronologia

rende la natura vaga che vagabonda

tenta invano di far fluire il suo corso ,

il caldo sol di settembre colpisce gli alberi

l’estate ormai passata schernisce l’autunno

lo deride, dice io son ancora qua

lui di risposta stizzito getta un po’ di pioggia

fortissima che distrugge o lieve che massaggia la terra

sono i tempi delle stagioni ormai dissomiglianti da com’erano

nel mondo dissomigliante da come voleva essere

ma colpa sua non fu

chi ebbe la possibilità di prendere qualcosa da lui

prese tutto anche di più dimenticando che da lui dipendiamo

da lui noi torneremo in qualche modo

in fondo noi siam solo un prestito che nel cammin di nostra vita

andiam verso il ritorno a lui al mondo che così connesso

ad alberi ed animali ci dona ogni giorno possibilità di vita

invidio gli animali e gli alberi

per la loro grande possibilità di star in contatto col mondo

sentirsi parte di natur che vita ci diede

il dono più grande fu la vita che noi stiam gettando via

noi che siam vagamente vagabondi ma iracondo

stiam inquinando e distruggendo il mondo che c’è la donò…..

                                                                                                                                              Daniele………………..

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Si riparte!!!!!!!

E’ da un po di tempo che non scrivo sul mio blog, ed ora guarda un po’, mi è tornata la voglia….

Il motivo è semplice esprimere a parole i miei pensieri e le mie sensazioni a volte è complicato, invece quando scrivo è un po’ come trasferire parte di me sul foglio elettronico e non.

E’ stao un periodo difficile, un estate passata male, in cui vedevo solo il buio e non mi rendevo conto, anzi non mi ricordavo di quanto io riuscissi a camminare molto bene nel buio, invece in questo periodo ho cercato molto la luce e nonostante avessi una persona accanto a me che mi ha sopportato non son riuscito ad emergere fino ad ora.

Beh io penso che se non lo vogliamo solamente noi a riuscire a saltare e risolvere brutte situazioni ci puo aiutare chiunque ma non ci riusciamo, a volte gli aiuti sono degli stimoli molto spesso fondamentali che come dico ci aiutano parecchio magari ci dan una piccola forza.

Nei primi giorni di settembre forse son riuscito a risolvere parte dei miei turbamenti, ora riesco a camminare al buio però credo che la luce arriverà anzi credo che io la luce me la vado a prendere!!!!!

A breve forse sto decidendo di raccontare un po’ più di me chiamiamolo così il pubblico visto che son stato sempre un tipo abbastanza misterioso che chiunque mi veda non sa mai cosa mi passi per la testa.

L’avatar con la maschera mi rappresenta perchè in fondo io son sempre stato un tipo con diverse maschere montate sopra quando avrò deciso di toglermela si vedrà la mia foto (comunque quello sotto la maschera sono io).Anzi faro proprio degli articoli senza maschera, anzi se volete sapere qualcosa chiedete magari vi rispondo…. forse.

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Ancora

Torno indietro con la mente cercando di te il ricordo mentre il tuo pensier ormai sta andando a fondo volevo darti il cuore e ci hai giocato bucandolo come un tordo niente sembrava un fuoco acceso nello spazio immondo tutto per caso solo amicizia m’è sembrato quanto ci divertivamo era forse la nostra piccola felicitàfinchè a bordo della macchina d’un tratto una notte tutto è cambiato un incendio è divampato di nuovo in questo immenso vuoto dove ero perso e il cuor ghiacciato che tu hai scaldato un antico sentimento perduto mi hai fatto tornar noto fin in capo al mondo sarei corso per te dolce stella saresti stata tutto il mio immenso universo eri sempre la regina più bella dentro gli occhi tuoi mi ero perso mi piaceva quando mi guardavi desider piu grande non ho che d’amarti illusion piu grande è pensar che m’amavi ma d’un altro sei ed ora non posso che odiarti un odio-amore senza confine che porta il mio cuor spegnersi ancora con l’illusion del tuo amor senza fineora ti saluto che la vita batte ora ora ti saluto e forse t’amo ancora……

 

 

Daniele…….

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Buon Natale……….

Ricomincia la festa in tutte le vie una volta all’anno ci si ricorda di qualcuno ci si sbatte per il consumo si dice di dare amore si dice di stare insieme tutto per un sol giorno per una festa ch’era cristiana quindi non più mia ormai ch’è divenuta la festa dell’ipocrisia dove padroni e schiavi corrono dove anche i padroni sono schiavi perchè in quel giorno si dice di voler bene a tutti durante l’anno chi ti vede e tutti che spuntano come funghi tutti a mangiare  a festeggiare e gli altri giorni ognuno che pensa a se gente che muor di freddo  e di solitudine a causa di una triste vita che nn ha sorriso dicono prega che ti dio ti salva ma sembra di mandar un sos nel deserto un sos a chi sta con occhi bocca e orecchie chiuse siamo soli questa è la realtà ognuno è dio di se stesso ognuno è falso come il natale dei giorni nostri ove luci regali e amore è finto persino la neve è artificiale in questo giorno da tutti definito speciale a tutti buon natale…..

 

Daniele…….

 

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Stella

Tutti quanti noi vogliamo raggiungere una stella, che sia un amore che desideriamo o un amicizia o un obiettivo in genere. Qual’è la stella che desidero io? Chissà chi è o cos’è………..

Stella

Stanotte ho visto una stella
ho cercato di toccarla ma non ci riuscivo
è privilegio di pochi toccare le stelle
o magari le tocchi appena e non ti basta mai
ce ne sono molte in quella volta celeste
ma ne vuoi una sola
che diventa la tua ossessione
ad ogni ora del giorno a ogni ora della notte
e ogni volta che non la vedi ti manca da morire
vorresti avere quel privilegio
sentirti un angelo anche se sei un demone
volare lassù prenderla e tenerla solo per te
il volo e la ricaduta dopo aver tentato di prenderla
senti il botto e il dolore
ma ancora una cosa ti fa sperare
anche se hai ali fragili
ma ancora voglia di provare
è l’amare quella stella
che fra tutte è la più bella…….

Daniele………..

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La Nazione

Nuovo blog nuovo stile!! da oggi metterò sempre un breve commento su ogni poesia o storia in modo da spiegarla un pò…..

Questa poesia nasce da un senso di rabbia che forse abbiamo un po tutti noi giovani italiani in questi ultimi anni, poco futuro, tanta corruzzione, tante raccomandazioni e poche persone meritevoli  che diciamo sovrastano le persone che meriterebbero di stare al loro posto.

Beh comunque sia questa è l’Italia…



LA NAZIONE
Siete pronti alla rivoluzione
ne ha proprio bisogno questa nazione
dove chi ruba è un dio
il popolo è nell’oblio
dove il lavoro  scarseggia
e intanto il signore sorseggia
tranquillo sulla sua poltrona
dove magari si fa un altra matrona
la nazione dove sono tutti furbi leoni
in realtà non sanno d’esser tutti coglioni
oguno cerca di mangiare l’altro
sentendosi piu intelligente e scaltro
in realtà è solo un illuso
cercando di ostentare un impegno profuso
lui mangia te tu mangi me io mangio la pecora di turno
sappiamo che c’è qualcuno che cerca di levarci i guai di torno
no i guai fa finta di levarceli invece ne crea a iosa
ci fotte porgendoci una rosa
sono stanco di questa crisi volontaria
e di scampare ogni anno a una nuova finaziaria
dove un paese sempre più povero e senza lavoro
cerca di diventare tronista per trovare l’oro
qui ci manca la casa il lavoro l’istruzione
ma cosa te ne frega a te istituzione
rubi da dio il nostro lavoro sudato
e cerchi di tenere un paese bendato
dove litighi tutto il giorno
dammi il tuo stipendio anche con lo storno
litigherei meglio di te e con meno spreco
e non tenterei di arrampicarmi come un geco
per mangiare a fine mese
scusa se sono stato scortese
l’Italia unita è una bella sensazione
non tu che cerchi di dividerla con ostinazione
tutti uniti saremo
insieme risorgeremo
e un bel giorno canteremo l’inno insieme come fratelli
senza da nord a sud tirarci dietro tutti i coltelli…….

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Ciao mondo!!

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4° PARTE DI – COME AL SOLITO- L’ incontro

E’ domenica mattina, e piove a dirotto con tuoni e fulmini che inquietano la città ancora mezza addormentata che  si risveglia con un tumulto proveniente da una notte ventosa  e un po’ agitata non solo dal sabato sera  di estasiante entusiasmo brulicante di vita fatto di ristoranti, cornetti caldi, discoteche, pub, sesso, amore, risse e incidenti, ma anche una notte fatta di riposo con la persona con cui si vive da una vita, di giocate a carte con gli amici fino l’alba, di chiacchiere, di concerti, di cinema e di teatri, di buffoni, di famiglie rilassate.

Si sveglia dal torpore Carlo non ha neanche fatto troppo tardi sabato notte, perché oggi per lui è un giorno importante e speciale, ha un appuntamento molto importante alle 4 del pomeriggio…..

Squilla già il telefono a Carlo, è Giuliano:

< Buon giorno don giovanni!!!!>

< Si buongiorno rompicoglioni, già a quest’ora mi chiami ti sopporto tutti i giorni e pure la domenica mattina mi telefoni oltrettutto quando mi son appena svegliato!>

< Eeeeeee dai suuuuu io e Chiara volevamo vederti dopo che ti vedi con la tua bella sgnacchera, cosi ci racconti come è andata>

<mmmmmh beh dai se lo ha chiesto Chiara che è LEI sempre quella curiosa… e tu ovviamente sei sempre uno che non vuol saper mai i fatti degli altri… >

< sbaglio o sento un velo di ironia?>

< uuuu ma che ti senti colpito da un VELO di ironia? >

< nah a me essere colpito dai veli delle belle ragazze che me li lancian contro spogliandosi>

< hahah lo vedi! Sempre a far ironia sui veli stai! Se ti sentisse la povera chiara!>

< ma no tranquillo non mi sente Chiara è di la a preparare la colazion…. – si sente in sottofondo la voce di chiara un bel po’ altina- AAAAAH  NON TI HO SENTITO EEE’  a chi è che levi i veli tu? – ahiaaa Chiaraaa non mi tirare le orecchieeeeee aaaah … sbat bonf emh Carlo ci sentiamo per l’ora di pranzooo se sarò ancora vivo ciao!!!>

< ciao!>

Un altro tuono, un altro lampo e Carlo si abbandona di nuovo al sonno….

Squilla ancora il telefonino, sono ormai le 13 e 30 e Carlo sobbalza allo squillo…

<P-pronto? Chi è e che ora è?>

<ahahahaha ti sei riaddormentato, che speravi che veniva a svegliarti lei con un bacio?>

<Dai scemo, non  posso svegliarmi e ogni volta sentire le tue stronzate no? IIIIIIhhhhh ma è luna e mezza!!!???>

<Eh tu che dici? Senti dopo che hai fatto li dalla tua principessa… ti veniamo a prendere  ok? Facci uno squillo per dirci dove sei..>

<ok fratello a dopo ciao io scappo che son in ritardoooo!! Ciao!!>

<Ciao bismark!>.

Scatta subito in piedi e si fionda in bagno, ne esce 3 minuti dopo e va a pranzare, fortunatamente oggi non c’è nessuno in casa sono tutti a pranzo dalla zia Rosina  e torneranno almeno dopo le 6,

fa un pranzo veloce e va in bagno, comincia a radersi con molta cura, una cura che non aveva mai usato, poi si fionda in doccia, ne esce dopo 10 minuti abbondanti comincia ad asciugarsi i capelli col phono.

Esce dal bagno e sceglie con molta cura gli abiti da indossare sicuramente quei jeans blu che ha e una camicia verde scuro, un maglioncino bordeaux e scarpe nere a strisce bianche.

 Esce di corsa di casa, chiude la porta e scende per le scale, non gli va di aspettare l’ascensore per quanto è teso, si chiude alle spalle il portone e fortunatamente non piove, solamente qualche nuvolaccia nera che copre il sole ma niente pioggia.

Si avvia al luogo dell’appuntamento al bar vicino a dove lavora……

  Le 15 e 30 in punto Angelica è in ritardo di mezz’ora, e Carlo sconsolato l’aspetta, i suoi pensieri non son di certo allegri, arrivando a pensare che gli ha dato buca e l’ha preso soltanto in giro, nel mentre gira l’angolo Angelica, in quel caso mai quel nome fu piu azzeccato pensò Carlo

<Ciao Carlo!>

<Eh… si ciaoo Angelica… come va?>

<io tutto a posto e tu?> con un sorriso da fargli perdere il fiato, < io adesso tutto bene….>

<Perché adesso? Prima no?>

<beh cioè,.. anche prima ma anche adesso… va beh dai andiamo?>

<hihihi!.. ok dai andiamo >

<andiamo…> quasi sommessamente…

<Si… ma dove andiamo?> riprese Angelica

<E’ una sorpresa!!!> in realtà neanche lui sa dove andare!

<una sorpresa? Gia cominciamo con i misteri!!!!>

<Perché non ti piacciono i misteri?>

<dipende… da che tipo di misteri, basta che non mi porti in luoghi buii e pericolosi, chi me lo dice che non sei un serial killer?>

< perché io ho la faccia da serial killer?>

<effettivamente hai la faccia da serial paggetto!>

<cos… ma!!! Io sembrerei un paggetto?>

< ma si hai la faccia da bravo ragazzo… infatti secondo me tu devi essere il classico tipo che piace alle mamme hahahah….>

< or come ora non mi interesserebbe piacere alle mamme…>

< ah no? E a chi vorresti piacere?> rispose Angelica con uno sguardo profondo  e denso di interrogatorio

< a un angelo….>

< ma gli angeli stanno in cielo…>

< io invece penso che ce ne siano anche sulla terra>

< umh…. Interessante … dov..> la interrompe bruscamente Carlo <Dai corriamo che se no perdiamo l’autobus!!!> E cosi salgono sul bus che li porterà alla fermata della metro per arrivare al centro.

< hai visto? Facciamo una bella passeggiata in centro!!! > disse Carlo

<speriamo che non piova!!!!>

< dai non essere negativa.. oh ca.. eh noooooo!!!>

< che è successo?> con sguardo preoccupato Angelica

< ho lasciato l’ombrello sulla metro!!!!> dandosi una manata sulla faccia

< hihihih! Che rincoglionito!>

< eh dici bene!!! >

Poi ripensandoci su Carlo: < ma come rincoglionito? !!!!!>

<hihihi!!! Ma che te la prendi? >

<ma no io di solito non me la prendo mai….>

<Di solito è….>

E ancora a parlare, parlare, parlare ridere e scherzare mentre passeggiano sotto al colosseo, poi per le vie del centro quando li coglie la pioggia… < nooooooo!!!!! E io ho pure dimenticato l’ombrello sul treno!!!>

<hihihi dai tranquillo ce l’ho io!> se ne esce chiara tirando fuori un ombrello dalla borsa

< dai dividiamolo cosi non ti bagni completamente…> riprese Angelica

< ma no dai non voglio che ti bagni per colpa mia! >

< ma mica mi bagno… mi bagno per metà!!>

Stupido!!! Vuoi metterti sotto quell’ombrello!! Stava pensando Carlo

< mh…. Va bene dai, ma lo porto io!>

< ok!!! Con un sorriso da lasciarlo senza fiato  rispose Angelica.

Ancora a passeggiare sotto la pioggia sotto lo stesso ombrello, abbastanza stretti da avere i capelli di Angelica quasi sulla guancia e sentire tutto il suo profumo, eh si e quel profumo gli faceva proprio battere il cuore, come fosse una batteria di una band hard rock, così inebriante da farlo volare con la testa da renderlo finalmente felice.

< EHI! Mi ascolti? O stai dormendo?!> lo risveglio da quei pensieri Angelica

<oh si beh stavo solo voland… cioè si ero un po assorto…>

<assorto da cosa?>

<da t.. ehm cioè ero assorto in pensieri…>

<sai che sei un po strano?  Ma mi sto divertendo molto con te!>

< anchio!!!> Rispose Carlo con un sorriso smagliante.

E poi preserò la metro per tornare indietro.

Ormai aveva smesso di piovere e si era anche fatto buio, parlavano ancora e lui la accompagna fino al portone di casa di Agelica:

<Allora ciao, Carlo…>

<Ciao Angelica…>

< ci sentiamo  presto no? > chiese Angelica

<si si certo!!!> sorridendo Carlo, e Angelica ricambiò il sorriso,< allora ciao….. buona serata e grazie della bella giornata> le disse Carlo

< Ciao a presto!> un fantastico sorriso, un abbracci etto e due rapidi baci sualla guancia a Carlo e Angelica sparisce cosi per le scale…..

 

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LO PRENDO IO IL PESCE (ripubblicazione)

 LO PRENDO IO IL PESCE
 
 
 
Una domenica sera di qualche settimana fa, si doveva pescare un’ orribile bestia
da un piccolo acquario, i nostri eroi balantio e Artemide, salgono spavaldi le scale della casa, dove incontrano un piccolo cane ocra chiaro di nome BAU che sonnecchia sul tappeto davanti l’uscio della casa, i due spavaldi intimidano bau di scendere minacciando che non vedrà i suoi croccantini se non esegue l’ordine.
balantio e artemide vedendo il cane scendere, soddisfatti entrano in casa ed ammirano tanta bellezza melmosa: l’acquario… ove si trova lui: un pesce nero,ruvido e ostile come la notte.
il pesce di nome UBALDINO sembra aspettarli con sguardo di sfida, il nostro giovane eroe,
di nome BALANTIO che cerca un retino in quella casa trovando semplicemente un forchettone di legno!!!!!
E pronuncia con sonanti parole : " ma do sta sto retino?" sua cugina di nome ARTEMIDE lo trova e dice "certo che sei proprio cecato sta qua proprio nello stesso cassetto del forchettone!!!"
Un piccolo retino con manico nero e rete bianca, il problema si pone quando si accorgono che il retino è BUCATO ma non è un problema ubaldino non ci passa nel buco. ora il problema è un altro dove lo mettiamo questo graziosissimo pesce? balantio espertissimo prende una busta cuki gelo e……..qui inizia la tragedia……..
Artemide prende un tubicino infila una estremità nell’acquario e l’altra la porge a balantio e gli dice  "SUCCHIA!"intimidisce"SUCCHIAAAA"occhi di fuoco "sei tu l’esperto SSUCCCHHHHHHHHHIIIIIIIIIIAAAAAAAA".
balantio preoccupato e timoroso dà una piccola succhiata, ma l’acqua non viene su.
Artemide ride,sghignazza, balantio spavaldo pronuncia "va beh dai succhio forte tanto vedo quando arriva l’acqua"….le ultime parole famose
infatti succhia con potenza e quando sta per staccare la bocca è tardi, che schifo un po’ d’acqua melmosa di colore giallastro gli è andata in bocca!!!!
Lui sputa in terra, la bocca brucia, quell’acqua melmosa e schifosa finita in bocca ora va nella busta a riempirla, lentamente si riempe ma ballantio schifato, disgustato, spaventato
corre al lavandino, risputa l’acqua, e si sciacqua più volte la bocca e qui scoppiano le risate, forti risate….
alla fine balantio vedendo la lentezza dell’emissione dal tubicino alla busta ha l’ideona di metterci acqua di rubinetto, che furbo!!! Se l’è pure bevuta per niente, ha rischiato la salmonella per niente.
riempie la busta e si piazza affianco artemide…
Artemide mette il retino in acqua insegue il pesce che schizza come un fulmine di qua e di la, sopra e sotto, tutto l’acquario sta girando, schizza acqua e non si fa prendere….
eccolo lo sfiora, cavolo come è grande….artemide si spaventa, inizia con la risata isterica…..AAAAAAAA…….è quasi un grido e questo contaggia anche balantio si spaventa,anche lui ride e urla….AAAAAAAA….e si ridono e urlando fanno altri tentativi ma la paura è troppa, il terrore afferra i loro cuori!!!!! finchè non decidono di chiedere un aiuto….artemide urla "PAPIIII SALIIIIIIII PAPINOOOOOOOO CORRIIIIII"  dopo vari tentantivi e risate spaventose si vede un uomo definito da balantio il messia il salvatore, la luce dei loro occhi, bellsimo anche se in maglietta grigia pantaloncini corti e sandali.
è lui è lo ZIO di balantio o PAPI per artemide.
arriva e dice con fare presuntuoso "ANCORA NON AVETE PRESO STO PESCE?"
alla fine cedono a lui il retino, mette il retino in acqua insegue il pesce che schizza come un fulmine di qua e di la, sopra e sotto, tutto l’acquario sta girando, schizza acqua ARTEMIDE E BALANTIO SEGUONO LA SCENA TERRORIZZATI ridendo urlando indietreggiando, già indietreggiano ad ogni mossa sospetta del retino…. e finalmente ZIO, il messia il salvatore, la luce dei loro occhi riesce a catturare la BESTIA…..panico….gelo invernale nella casa, terrore sulle facce di Ballantio e Artemide.
Zio dice "avvicinatevi con la busta", (già, ballantio e Artemide erano indietreggiati troppo non è esagerato dire 2 metri). Artemide è spaventata on la sua risata isterica dice a balantio  "prendi la bustaaaa" balantio dice "noo devo riempire l’altra", "fifone" replica Artemide. Alla fine ZIO prende da solo la busta e ci butta dentro UBALDINO…incuriosita da tanto baccano a gustarsi le scene ora sale anche ARTEMISIA la gemella di ARTEMIDE.
Passo il laccio e ZIO lega la busta, ma prima ci soffia dentro aria per gonfiarla e farla tenere, artemide sente di dire la sua, e prununcia " ma cosi immetti anidride carbonica!" o era preoccupata per il fiato pesante del suo papi?
Finalmente ubaldino è nella busta, si poggia su un mobile e si pesca l’altro pesce, già ad assistere a questa scena pietosa c’era anche un pesce femmina di nome CUNEGONDA piccola, con baffetti e color argento macchiato di nero.(una piccola nota per le donne: i pesci maschi non notano la bellezza esteriore delle pescette ecco perchè hanno i baffi, sono fortunate a non fare la ceretta.STRAP….AHIII!!!!!)
Si ri fa avanti artemide, spavalda dice "lo prendooo ioooo" e cosi immette il retino in acqua e lo rincorre sempre un po’ spaventata ma alla fine lo prende!!!!!!
tira su e lo si mette nella busta. i nostri poveri Balantio e Artemide possono finalmente rilassarsi e così soddisfatti cercano il modo per portare via le buste con i pesci.
A balantio viene l’illuminazione, busta grande per trasportarli,Wow, balantio dice " vado a cercarla io"
con fare eroico si dirige verso la porta rimasta aperta, mentre sta per scendere il primo gradino si accorge di un piccolo movimento vicino ai suoi piedi… Balantio si spaventa alza le braccia portandole al petto e lancia un urlo bestiale con la sua voce in falsetto da ragazzetto con le corde vocali legate "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAA"
mentre tutti ridono, lui compreso, si scoprirà che era BAU  il cane che indifferente dalle minacce è rimasto a dormire sul tappeto davanti l’uscio della porta.
Altre fonti però dicono che lo spavento è stato provocato da chi saliva le scale, ovvero  NONNA: pochi capelli biondo oro tinti, DRITTI e con la faccia ridente ma SDENTATA, una figura così farebbe paura al mondo intero…Artemisia ha riconosciuto nel volto di NONNA il volto della nipotina del dentista del film fi nemo.
Nelle risate generali Zio con il secondo PESCE IN MANO per legare la busta ove è contenuto ride e straride quasi gli cade di mano, le risate prendono effeti giganti quasi non si respira per ridere.
come in tutte le storie anche in questa c’è una fine.
tutti felici e sorridenti Balantio,ZIO,Artemisia se ne vanno tornando nelle loro case, i pesci hanno un altro acquario nel quale vivere (inizialmente a casa di balantio). Dopo l’avventura Balantio e Artemide stanno bene si sono ripresi dal loro isterismo e hanno deciso di raccontare questa goliardica storia al mondo intero…
Scritta due anni fa a due mani dal sottoscritto e la cugina, descritto  un fatto di vita reale, atto mostrare una figura di merda che nn si sarebbe mai scoperta.
OGNI RIFERIMENTO A FATTI O PERSONE REALI NON  E’  PURAMENTE CASUALE MA VOLUTO….
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La stella che mi porti via

La stella che mi porti via
 
Questo freddo mi porta ai vecchi ricordi
in cui avevo qualcosa da amare
ora non ho quel sole che ti scalda fin ai bordi
e non sento quel sentimento grande come il mare
voglio che torni quel sole a scaldarmi il cuore
quella luce da seguire di giorno
la luna da seguir di notte con ardore
la mia stella  cui girar intorno
son finiti i tempi in cui il tuo pensiero
mi provocava profonda malinconia
e il tuo nome mi perseguitava con mistero
ormai il tuo pensier è in agonia
adesso scusami ma vado via
ad aspettar la stella che mi porti via…….
Daniele…..
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